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Grammy Awards 1980 - Album dell'anno: Billy Joel, 52nd Street Avrebbe dovuto vincere? No, non contro Bad Girls della Regina della disco-music Donna Summer, il capolavoro che definiva un'era. No.
(Billboard,
2019)
BAD GIRLS Prodotto da
Giorgio Moroder e Pete Bellotte Hot Stuff, Bad Girls, Love Will
Always Find You, Walk Away, Dim All The Lights,
Deluxe Edition, Mercury 2003 Hot Stuff, Bad Girls, Love Will
Always Find You, Walk Away, Dim All The Lights, Note: Doppio CD rimasterizzato digitalmente da
Ellen Fitton. Contiene l'album originale,
Successive riedizioni ufficiali: Japanese Remastered Edition su SHM-CD (Universal, 2012) Mastered for iTunes (Universal, 2013) (International) "Disco Fever" Japanese Edition (Mercury, 2018)
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![]() BAD GIRLS: L'estate del 1979 Ricordo
ancora il mattino e il luogo in cui lo comprai. Il mattino era un caldo
sabato di giugno
del 1979. Il luogo era un negozio di dischi di importazione praticamente attaccato alla scuola che avrei frequentato l'anno successivo. Destino, che altro? Dato che era stato mio padre ad accompagnarmi in macchina, e che aveva anche le sue commissioni da sbrigare, rimasi in attesa per un'oretta seduto sul sedile posteriore con il mio bel regalo tra le mani - e sotto gli occhi! BAD GIRLS era un oggetto solido (doppio vinile), con il cellophane che odorava di colla agrumata, e l'adesivo rotondo rosso che prometteva i singoli di successo Hot Stuff e Bad Girls. Mi chiesi come facessero a sapere che Bad Girls sarebbe diventato un hit single... La copertina era magnifica, di un bell'azzurro intenso, con Donna a regnare con la chioma lunga e il pizzo nero, seducente più che mai. Però non sorrideva. Una foto piccola inserita sul ritratto frontale, e l'immagine del retro (femmina + lampione) non lasciavano dubbi. Le ragazzacce del titolo erano ladies of the night. La cosa non mi diede da pensare. Donna per me non era - e non era mai stata - una donna tutta canto e sesso. Era cantante-attrice, interpretava ruoli. Chi la dipingeva come dissoluta non la conosceva. Ero ancora un ragazzino, ma l'avevo compresa molto più di tanti adulti. Arrivato a casa, mi precipitai all'ascolto. Hot Stuff la conoscevo, il 45 giri era già consumato e si sentiva ovunque, ma apprezzai le parti strumentali in più e soprattutto le variazioni vocali di una Donna scatenata. Di Bad Girls mi colpì soprattutto l'intrigante sicurezza della voce, mentre Love Will Always Find You mi fece pensare alle atmosfere retrò di I Remember Yesterday. Con Walk Away fu amore al primo ascolto. Era il pezzo più emozionante del primo LP, e ancora oggi la considero una canzone (ed interpretazione) superlativa. Dim All The Lights mi lasciò a bocca aperta per quella nota tenuta all'infinito. E quanto orgoglio nel vedere che era stata scritta, testo e musica, dalla regina! Journey To The Centre Of Your Heart la amavo già. Donna divertente e divertita. Ma perchè era stata pubblicata come retro di Hot Stuff? Era (e rimane) un gioiello di orecchiabilità. Can't Get To Sleep At Night* sembrava una lunga, giocosa jam session R&B. Con la terza facciata la musica cambiava. Donna si sedeva, o forse rimaneva in piedi sotto un cono di luce, sola davanti al microfono. Quanto pathos in On My Honor. E che emozione There Will Always Be A You, fin dalle prime note. Il piano, la voce di Donna ammaliante, malinconica, e poi sempre più intensa, sempre più potente. Don't go away, Don't go away! Questa volta Donna non recitava. Era lei. Struggimento alle stelle. E si rimaneva tra le stelle anche con All Through The Night, una meraviglia scritta insieme a Bruce Roberts, una ballata quasi spiritual, nonostante il testo profano. A chiudere la terza facciata, ancora una ballad, con una grinta che riportava ad Hot Stuff, anche se in un paesaggio sonoro completamento diverso. Forse un omaggio alla tanto ammirata Janis Joplin. E per finire, come era successo con I Remember Yestarday, una vigorosa accelerata verso il futuro. Our Love mi sembrò un'esplosione: I Feel Love che diventa supernova. E la voce di Donna... Magica, vibrante, evocativa. Anche le brillanti Lucky e Sunset People mi confermarono quello che avevo in mente da diverse canzoni: questo Bad Girls era un lavoro molto speciale, un disco che avrebbe fatto Storia. Proprio come la sua protagonista. ![]() Donna
si sedeva, o forse rimaneva in piedi sotto
un cono di luce, sola davanti al microfono... ![]()
Interessati ad una recensione più convenzionale di BAD GIRLS? La
trovate in
Invito all'ascolto, la pagina di Donna Summer Time che introduce a tutti gli album ufficiali di Donna, e ad una selezione di incisioni degne di nota. *Un curioso dettaglio su Can't Get To Sleep At Night si trova nell'intervista con il co-autore Bob Conti. ![]() ![]() ![]()
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