Icona
per inguaribili nostalgici? Diva della musica da discoteca? Sex symbol
del passato? Donna Summer era molto di più. Oltre ad essere la
cantante più influente ed innovativa emersa negli anni '7O,
Donna era un'artista completa, versatile ed originale, sempre
capace di confrontarsi con le ultime tendenze e mostrarsi allo stesso
tempo sofisticata interprete di stampo tradizionale. Nella sua lunga ed
articolata carriera, Donna ha collaborato con gente come Giorgio Moroder
(di cui fu musa ed interprete ideale tra il 1974 e il 1981), Pete Bellotte, John
Barry, Quincy Jones, Michael Omartian, Richard Perry, Bruce Springsteen e Barbra Streisand, ha cantato
Jimmy Webb e Vangelis, ha composto o partecipato alla composizione di
gran parte (la migliore?) del proprio invidiabile repertorio. Sorpresi?
Chi
la conosce bene non esiterebbe ad includere la sua musica nella lista
delle 10 cose per cui vale la pena di vivere (capito, Woody?) eppure,
nonostante i traguardi raggiunti nel corso di una straordinaria
carriera, sembra che il grande pubblico non abbia ancora compreso la
vera portata del suo talento. Può darsi che Donna venga ricordata per
sempre come la Regina della disco music, ma questo titolo, per quanto
lusinghiero, non le rende giustizia: a ben vedere, infatti, le sue
canzoni hanno sempre giocato sulla combinazione di svariati elementi e
le sue doti interpretative le hanno permesso di eccellere praticamente
in ogni campo della musica leggera contemporanea.

A suo modo,
vale a dire in un modo sempre piacevole, ispirato ed accattivante, Donna
Summer ha dimostrato che in musica non devono esistere barriere: non è un caso che sia l'unica artista della storia ad essersi aggiudicata un premio Grammy nelle categorie Rhythm
& Blues, Rock, Inspirational e Dance (la lista completa delle candidature al Grammy si trova nella pagina Charts & More).
Punta
di diamante di quel movimento culturale che celebrava non solo il
divertimento e l'edonismo, ma anche la libertà, l'uguaglianza e i sogni
che si avverano, Donna Summer è l'icona musicale per chi pensa che
modernità e bellezza possono - anzi devono - coesistere, passando
attraverso la porta del cuore.
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